Stenosi sintomatica della arteria cerebrale media: terapia endovascolare versus terapia medica


È stata studiata l'efficacia e la sicurezza della angioplastica percutanea transluminale e impianto di stent ( PTAS ) per la stenosi sintomatica della arteria cerebrale media rispetto al trattamento medico standard in una popolazione cinese a basso rischio.

Lo studio clinico prospettico, randomizzato e controllato, è stato effettuato in un singolo Centro e ha messo a confronto l’angioplastica e lo stenting con la terapia medica per stenosi sintomatica della arteria cerebrale media ( 70% o più ).
I pazienti sono stati arruolati in base a un rapporto 1:1.

Il gruppo PTAS ha ricevuto angioplastica con applicazione di stent o angioplastica con palloncino, mentre il gruppo terapia medica ha ricevuto il trattamento farmacologico standard (100 mg di Acido Acetilsalicilico [ Aspirina ] più Clopidogrel [ Plavix ] 75 mg/die ), e tutti i pazienti sono stati tenuti sotto stretto controllo dei fattori di rischio.

Gli eventi di endpoint erano rappresentati da qualsiasi tipo di ictus omolaterale o attacco ischemico transitorio ( TIA ), o morte per qualsiasi causa durante 1 anno di follow-up.

L'arruolamento è stato interrotto dopo che 70 pazienti erano stati arruolati nel periodo 2007-2010, con un tasso a 30 giorni di eventi di endpoint di 8.3% e 5.9% ( P=0.69 ) per il gruppo PTAS e il gruppo di trattamento medico, rispettivamente, e un tasso a 1 anno di eventi di endpoint di 19.4% e 17.6% ( P=0.85 ), rispettivamente.

Non vi era alcuna differenza significativa nelle caratteristiche basali tra i due gruppi.

Il tempo medio di follow-up, che era in corso, è stato di 9.9 ( gruppo PTAS ) e 9.7 mesi ( gruppo terapia medica ).

Tra i fattori di rischio, l’ipertensione era indipendentemente correlata all’esito ( P=0.015 ).

In conclusione, questo studio ha mostrato che il trattamento endovascolare è sicuro ma non migliore di un trattamento medico per la stenosi sintomatica della arteria cerebrale media in una popolazione cinese a basso rischio.
Una storia di ipertensione aumenta il rischio di eventi ischemici ricorrenti. ( Xagena2012 )

Miao Z et al, Stroke 2012; 43: 12: 3284-3290

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